L’eccesso ponderale è multifattoriale, determinato da alterazione dello stile di vita, diminuzione dell’attività motoria, dall’eccesso di calorie alimentari e dall’improprio utilizzo dei macronutrienti. Talvolta, tuttavia, la causa di un ingiustificato aumento di peso può risiedere in condizioni morbose subcliniche o francamente manifeste.
I pazienti con problemi di sovrappeso o obesità, spesso, richiedono allo specialista di praticare esami per la funzione tiroidea nella convinzione che possa esserci un “qualcosa” per discolparsi dalle proprie “responsabilità” per l’eccesso ponderale. Tale convinzione deriva dal presupposto, scientificamente valido, che stabilisce che gli ormoni tiroidei sono regolatori del metabolismo e quindi, laddove la ghiandola funzioni inadeguatamente, sia responsabile dei chili di troppo.
In realtà, l’ipertiroidismo, cioè l’eccessiva secrezione di ormoni tiroidei, determina spesso un calo ponderale consistente legato al catabolismo proteico con riduzione della massa magra. Non sempre, invece, l’ipotiroidismo, cioè il deficit di produzione, deve essere responsabile di tutto l’aumento di peso.
In effetti questo accade solo se l’ipotiroidismo è scompensato e non diagnosticato e non può comunque da solo essere responsabile dell’incremento di peso di molti chili. Di sicuro, per coloro che non sanno di essere affetti dal deficit di produzione degli ormoni tiroidei, parte dei chili in eccesso trova questa giustificazione, ma non da motivare la vera e propria epidemia di obesità e sovrappeso che interessa il mondo occidentale del consumismo.
Da cosa può essere determinato l’ipotiroidismo?
- Pregresse terapie con radiazioni
- Carenza di iodio nell’organismo da scarso apporto alimentare
- Lesioni dell’ipotalamo
- Predisposizione genetica
- Infiammazioni autoimmuni della ghiandola come nei casi di tiroidite di Hashimoto
Quali sono i sintomi dell’ipotiroidismo?
I sintomi più comuni sono:
- secchezza e fragilità dei capelli
- aumento del peso corporeo per ridotto metabolismo
- stanchezza e difficoltà di concentrazione
- rallentamento dell’eloquio per ingrandimento della lingua
- ridotta sudorazione
- intolleranza al freddo
- pelle ispessita, secca e talvolta desquamata
- ipotonia e dolori muscolari
- umore depresso
- disturbi mestruali nelle donne fertili
Cosa fare?
La sintomatologia spesso è sfumata e può confondersi con altre patologie o semplicemente per una vita troppo “stressata”. E’ importante, pertanto, rivolgersi al medico curante, meglio ancora all’endocrinologo che avvierà uno screening con visita, ecografia ed esami specifici per una adeguata valutazione della funzionalità tiroidea.
TIROIDE e OBESITÀ: quali sono le correlazioni?
- Categorie: F.A.Q., Salute, Tiroide
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