I corpo chetonici sono pericolosi? No.
I Corpi Chetonici sono un prodotto derivato dalla scissione dei trigliceridi, utilizzabili come fonte di energia di riserva. Rappresentano a tutti gli effetti un fisiologico combustibile basato sui grassi, usufruibile dalla cellula in mancanza di glucosio.
Non rappresentano affatto un pericolo per il nostro organismo. Ad esempio, il tessuto cardiaco e cerebrale ricorre all’uso dei chetoni con facilità estrema riducendo persino la formazione dei dannosi radicali liberi. I corpi chetonici, quindi, configurano reali potenziali curativi.
Ridurre i carboidrati dà problemi? No.
L’uomo ha iniziato a mangiare carboidrati in maniera rilevante circa 10.000 anni fa, quando inizia a insediarsi nei primi villaggi. Da centinaia di migliaia di anni, l’evoluzione ci ha permesso di adattarci benissimo all’ambiente, consentendo all’uomo solo occasionalmente di consumare i carboidrati presenti in natura attraverso il consumo di frutta, miele, radici e vegetali.
In base alle stagioni e alle latitudini, spesso capitava di non trovarne anche per molto tempo ed è grazie all’utilizzo di cibi a base di proteine e grassi, quali fonti di energia, che l’uomo ha avuto la possibilità di sopravvivere senza i carboidrati. (Se poi pensiamo a quanti carboidrati stiamo consumando in questi ultimi decenni, non c’è da meravigliarsi che alcune proiezioni prevedono, tra 15 anni, circa 6 milioni di diabetici nella nazione italiana!)
Il programma alimentare DigiKeto è iperproteico? No.
L’apporto delle proteine in questo programma alimentare, è costituito parzialmente dalle proteine fornite negli alimenti consentiti (carni, pesce, uova, formaggi).
La parte restante è integrata da granulati proteici ad elevato valore biologico, facilmente digeribili e assimilabili dall’organismo, con elevato contenuto di aminoacidi essenziali, attraverso i cibi e gli integratori proteici appositamente costituiti dalla linea alimentare digiKeto.
Di fatto, secondo studi scientifici riconosciuti internazionalmente, tra cui il Prof. Blackburn, l’introito indispensabile di proteine per il fabbisogno quotidiano prevede un apporto di 1,2 +/- 0,2 per Kg di peso corporeo ideale, cioè l’equivalenti una fettina di carne a pranzo e una porzione di pesce a cena!
Il programma alimentare DigiKeto “rompe” i reni? No.
Si sente sempre parlare della dieta chetogenica, impropriamente definita dieta proteica, come causa di danno renale. Tale preoccupazione non trova giustificazione nei soggetti che hanno una normale e conservata funzione renale. Del resto, neanche altri modelli alimentari, ad esempio la dieta mediterranea, possono essere utilizzati nell’alimentazione di un paziente con insufficienza renale già conclamata.
La SINU, Società Italiana di Nutrizione Umana, ritiene indispensabile la fornitura proteica quotidiana a circa 0,96g/Kg di peso corporeo, e sconsiglia scendere al di sotto di tale quota per non impoverire la massa magra. Ciò non equivale a dire che un valore superiore, possa essere necessariamente pericoloso! Negli ultimi tempi la maggior parte degli esperti internazionali vedono realisticamente la possibilità di aumentare oltre il 20% la quota calorica fornita quotidianamente con le proteine ad un soggetto sano, senza ledere affatto la salute.
Si ribadisce che il protocollo di tipo chetogenico si basa su conoscenze di biochimica e fisiologia umana e che non affatto frutto di dati dettati da sciamani, maghi o stregoni ma proveniente da dimostrati studi scientifici.